sabato 29 settembre 2012

Machida MARch Project: come nasce un gruppo di Idol



Ohayou Tomodachi, vi presento il progetto "MARch" o come nasce un gruppo di Idol.
Qualche giorno fa ho assistito a Machida, stazione a trenta minuti da Shinjuku alle audizioni di nove ragazze dai 18 ai 24 per diventare.... un gruppo di idol!!! La città di Machida ha ideato questo evento per promuovere la città non solo come residenza per studenti e famiglie, ma soprattutto per stimolare  il turismo. Collegatevi sulla pagina ufficiale Facebook per  breve anteprima delle selezioni e in dettaglio delle cinque ragazze che sono diventate le "Miracle March" (MIRAKURU MAACHI).

https://www.facebook.com/marchproject

Il primo singolo uscirà il mese prossimo e sarà presentato dal vivo nei pressi della stazione di Machida. Dal successo di questo primo ma importante tentativo dipende la sopravvivenza delle Mirakuru Maachi, quindi tomodachi vi invito a supportare queste ragazze e a continuare a seguire il progetto nella loro pagina ufficiale di facebook. Ganbatte Mirakuru Maachi!

TomoG.


mercoledì 26 settembre 2012

DJ Mishi al Piceno Nihon Manga!











RULLO DI TAMBURI....TOMODACHI, SONO COSI' EMOZIONATA A PRESENTARE IL PROSSIMO OSPITE, se dico TOKYO FREAKS (ad esempio)...cosa vi viene in mente?! ♥ A me SOLO ed ESCLUSIVAMENTE ----> DJ MISHI!!! 

DJ MISHI, quando la musica asiatica invade le discoteche!!
Debuttato nel mondo dei club e delle discoteche italiane ormai 5 anni fa, DJ MISHI è ad oggi in tutto e per tutto il pioniere della musica giapponese/coreana in Italia. Creatore, dj e direttore artistico di grandissimi eventi tra i quali spiccano TOKYO FREAKS e ANIME NIGHT; le sue serate hanno spopolato in tutta Italia toccando importanti città quali Rimini, Reggio Emilia, Prato, Bologna, Milano, Foligno, Genova, Fano, Perugia e tante altre!! Grazie alla sua energia e professionalità, il pubblico si è subito affezionato alla sua figura e alle sue serate, rendondo così "DJ MISHI" oltre che una garanzia un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica asiatica e non solo!

*Velia*


venerdì 21 settembre 2012

Sailor Moon




Oggi tomodachi vi racconterò dell’origine del mio amore per il Giappone e tutti i suoi derivati.
Dedico questo mio ritaglio di scrittura a Sailor Moon.
Qui in Italia era il febbraio del 1995 e per la prima volta sui canali della mediaset fece la sua comparsa Sailor Moon. Fu amore a prima vista.
Iniziai a guradare l’anime da prima in maniera appassionata, ma ancora molto superficiale ( avevo pure sempre 12 anni ^_^) , poi cominciai ad approfondire tutto il mondo che circonada Usagi, la protagonista dell’anime, che per motivi di censura qui in Italia divenne Bunny.
Scoprii che in Giappone le ragazze a scuola indossavno uniformi alla marinaretta, scoprii i bento, scoprii le multicolore sale giochi giapponesi... Non riuscii a rimanere indifferente nè a Usagi nè al suo mondo, che improvvisamente colorò il mio.
Presi a disegnare Sailor Moon tanto, ma talmente tanto, che ora mai saranno ben diciassette anni che la disegno e che mi è rimasta nel cuore. Ma non è solo lei ad essermi rimasta dentro, anche tutti i personaggi della saga di Sailor Moon sono tutti a modo loro fantastici; il galante Mamoru, Ami con la sua intelligenza e timidezza, la matura Rei, la dolce e forte Makoto, la bella e spiritosa Minako, l’impavida Haruka, l’elegante Michiru, l’enigmatica Setsuna, la forza d’animo di Hotaru e per finire la piccola e sensibile ( quanto la madre) Chibiusa.
Guardando l’anime e leggendo il manga non si può non affezionarsi a tutti i personaggi, perfino i cattivi in quest’opera restano comunque simpatici, sdrammatizzando le situazioni più serie, o lasciano un romantico strascico di redenzione che solo Sailor Moon riesce ad estrapolare in loro.
Il manga qui Italia ha fatto la sua comparsa nel giugno del 1995, poco dopo l’apparizione dell’anime in tv, sotto le edizioni Star comics, composto da 49 piccoli volumi. Nella versione giapponese il manga è invece diviso in 18 takuboon e pubblicato dalla casa editrice Kodansha sulla rivista Nakayoshi.
In Giappone la versione originale è Sailor Moon (美少女戦士セーラームーン Bishōjo senshi Sērā Mūn, letteralmente "la bella ragazza guerriera Sailor Moon"), è un popolare anime e manga del genere mahō shōjo creato da Naoko Takeuchi all’inizio degli anni novanta ed esportato in numerosi paesi esteri. La serie prende il nome dalla divisa alla marinaretta, indossata dalle guerriere nella serie ( la sailor fuku) , che è una rielaborazione della divisa scolastica femminile obbligatoria in molte scuole giapponesi.
La serie getta le basi con il manga Codename: Sailor V, del 1991, per poi nascere ufficialmente con il titolo Bishōjo senshi Sailor Moon, lo stesso anno. La vera fama fu però raggiunta con la trasposizione animata, uscita nel 1992 e diventata una fra le più note espressioni della cultura pop giapponese del mondo, nonché uno dei maggiori successi dell'animazione giapponese su scala planetaria degli anni novanta, presso il pubblico infantile, adolescenziale e di giovani adulti appassionati di anime.
La serie anime è composta da cinque serie televisive (per un totale di 200 episodi), tre film cinematografici e diversi special televisivi. Dopo la conclusione della serie animata, Sailor Moon sfociò in una trasposizione teatrale, Sailor Moon musical, e in una serie televisiva live action, Pretty Guardian Sailor Moon. Come ogni altra serie di gran successo, la saga di Sailor Moon ha ispirato e prodotto numerosi articoli da merchandising, dai giocattoli ai videogiochi, dalla cancelleria scolastica fino ai prodotti alimentari.
Nel 2010 la GP Publishing ha pubblicato la ristampa del manga in 12 volumi, più uno di storie speciali, in più sta serializzando anche il manga di Codename: Sailor V. Sempre nel 2010 anche la mediaset ripropose la trasmissione dell’anime dopo la lunga battaglia dei diritti bloccati dalla stessa Naoko Takeuchi.
Questa estate ai festeggiamenti commemorativi del ventenario organizzato al Nikofare di Roppongi, è stato annunciato il progetto di un  nuovo anime per l'estate del 2013.
Che dire, nonostante la nostalgia che ogni tanto Sailor Moon mi procura, per me rivederla è come rincontrare una vecchia amica. Quella che nonostante passino gli anni, lei rimane sempre la stessa e tu anche, è una forma di certezza. D’altronde chi non ha sentito rassicurazione e forza sentendo le parole di Sailor Moon. Sfiderei chiunque a dire di non sentirsi come me quando si ritrova davanti l’immagine di Usagi. Ha volte riesce a darti un coraggio che solo un personaggio del genere può generare, sia in un bambino che in un adulto.
Ora nell’attesa della nuova serie animata, che si vociferia sia molto più simile al manga, sia dal punto di vista del design che della storia, vi lascio a entrambe le sigle, italiana e giapponese, e spero proprio di esultare come non mai quando rivedrò la mia “amica Sailor Moon”.


mercoledì 19 settembre 2012

Cosplay? Si! Tutto in un'unica ragazza!


A quanti piace il Cosplay? A quanti invece piace Giorgia Cosplay? ♥ Il nostro prossimo ospite indovinate un po'...è proprio lei!
Giorgia Vecchini, in arte Giorgia Cosplay, è sulla scena del cosplay italiano da oltre dieci anni e, dopo aver
 vinto, il prestigioso titolo di Best Individual Cosplayer al World Cosplay Summit di Nagoya nel 2005, anche su quella mondiale.
Collabora con diverse realtà fieristiche sia italiane in qualità di giurata, organizzatrice di eventi cosplay, madrina e presentatrice. Dopo la vittoria in Giappone ha iniziato ad essere spesso invitata ad eventi esteri tra cui in Messico , Portogallo, Inghilterra e in Giappone come ospite speciale, e a collaborare con diverse realtà che gravitano attorno al mondo del cosplay, con numerosi articoli per portali e riviste, interviste,incursioni televisive fino ad apparire con due pagine su Vogue nei panni di Wonder Woman.
Ha realizzato nel 2009 il primo libro fotografico sul cosplay in Italia “Fenomenal Cosplay”, uscito per Coniglio Editore.
Ha inciso pezzi eurobeat per il mercato nipponico sotto l’etichetta "Gogo’s Music" ed è è la cantante della cartoon cover band "Le Canne di Sampei".
Numerose anche le apparizioni televisive ; inizia con la casa di produzione Rainbow nei panni di Flora delle famosissime fatine Winx.
E' attualmente presente come personaggio stand alone nella sit com "Gamers" per la catena di negozi Game Stop, attrice per il programma "Base Luna" (Rai 2) e in alcuni episodi di Stracult sempre su Rai 2, di Marco Giusti. Per la stagione calcistica 2011-2012 ha partecipato a Quelli che il Calcio come inviata tifosa per la squadra del Chievo Verona.
Volto del web-magazine dedicato ai videogiochi “Game Club” prodotto in collaborazione con Mediaworld, copresentatrice del programma per ragazzi “Contactoons” e madrina, nonché curatrice-presentatrice degli eventi cosplay per Videogames party.
.......TUTTO QUESTO IN UN UNICA BELLISSIMA COSPLAYER.....E TUTTO QUESTO AL PROSSIMO PICENO NIHON MANGA!!!!! ♥ *Velia*

venerdì 14 settembre 2012

Il Daitarn 3!




Ciao a tutti Tomodachi oggi voglio parlarvi della cotta che avevo per Haran Benjo....
Scherzo! Ma ovviamente oggi, dato che siamo nella settimana dedicata al nostro ospite esperto di animazione giapponese, Guido Tavassi, mi prodigo a parlare ancora di più di anime.
Oggi voglio iniziare con il Daitarn 3, a parte la mia cotta per Haran, questo anime quando ero bambina è stato, ed è, uno dei miei preferiti nella categoria "robottoni", anzi lo definirei l'unico.
Daitarn 3 (無敵鋼人ダイターン3 Muteki kōjin Daitān 3, letteralmente: Daitarn 3, l'Invincibile uomo d'acciaio) è una serie anime televisiva giapponese di genere mecha, prodotta dalla Sunrise e creata da Yoshiyuki Tomino, autore anche di Gundam, con il mecha design di Kunio Okawara e le musiche di Takeo Watanabe e Yuji Matsuyama.
La serie, composta di 40 episodi, è stata realizzata nel 1978, e trasmessa per la prima volta in Italia nel 1980.
La trama dell’anime è molto essenziale ma appassiona comunque in maniera semplice lo spettatore.
All'inizio del XXI secolo, sulla Terra cominciano ad accadere strani avvenimenti e sparizioni misteriose di persone. Dietro a tutto ciò ci sono i "Meganoidi",cyborg creati su Marte dal professor Haran Sozo e poi sfuggiti al suo controllo. A capo di questa collettività meccanica ci sono Don Zauker (Don Zauser nell'originale giapponese), una sorta di mostro, molto simile a un Frankenstein, che parla in modo inintelligibile, e Koros, un'inquietante cyborg femminile dal fascino glaciale. Scopo finale dei Meganoidi è rendere schiavi gli esseri umani e trasformare i "migliori" in Meganoidi.
A contrastare i loro piani c'è però Haran Banjo, il figlio del professor Sozo, che pilota il gigantesco robot trasformabile "Daitarn 3". Ad affiancare Banjo ci sono inizialmente Garrison Tokida (maggiordomo tutto fare) e Beauty Tachibana (bionda mozzafiato figlia di un famoso imprenditore, ex-socio in affari del padre di Banjo). A loro presto si aggiungono Reika Sanjo (ex agente dell'Interpol) ed il piccolo Toppi (orfano salvato da Banjo).
I Meganoidi hanno sviluppato una tecnologia sorprendente con la quale hanno realizzato le "Macchine della Morte" (una strana sorta di astronavi/robot, spesso dotate di immense e improbabili mani) e che rende i Comandanti Meganoidi in grado di trasformarsi in "Megaborg", enormi robot da combattimento che daranno filo da torcere al Daitarn 3. La storia si sviluppa in maniera episodica, rivelando poco a poco il passato di Haran Banjo, la sua spettacolare fuga da Marte con i Meganoidi alle calcagna e le ragioni del suo odio per loro. Dopo una serie di mirabolanti avventure che spazieranno dalla fantascienza all'avventura all'horror e così via, Banjo e i suoi compagni combatteranno la battaglia finale, nel disperato tentativo di sventare il folle piano di Koros di far collidere Marte con la Terra.
A differenza di molte serie di "robottoni" sue contemporanee, in Daitarn 3 prevale un tono "giocoso" che, pur non evitando parti drammatiche o impressionanti, la rende decisamente atipica. Sono inoltre presenti dozzine di citazioni da cinema, libri, fumetti e TV: ad esempio, nell'episodio 32 la base dei Meganoidi è uguale alla Morte Nera di Guerre stellari; nell'episodio 36, dove Banjo è oggetto di tortura psicologica, uno dei cattivi si chiama Phroid, chiara parodia di Sigmund Freud; in un altro episodio Benjo prende parte alle riprese di un film di Kung Fu e così via. Senza contare che spesso la stessa serie risulta essere una parodia delle serie di robottoni in voga fino a pochi anni prima: per esempio in un episodio le due assistenti di Benjo vengono sostituite dai meganoidi, ma il protagonista se ne accorge subito perché "Non hanno lo stesso vestito di sempre" (ironia sul fatto che nei cartoni animati i protagonisti sono sempre vestiti allo stesso modo). Altra caratteristica peculiare della serie è che il Daitarn è uno dei pochi robot giganti dotati di proprie espressioni facciali.
Così com'è sopra esposta, la trama è aderente all'edizione italiana del 1980 - quella forse più conosciuta dal pubblico. Con il rilascio dell'edizione della Dynamic essa è stata messa in dubbio. Nel nuovo adattamento, più fedele all'originale, le motivazioni di Banjo si scoprono essere nettamente più personali e legate, più che ad una oggettiva necessità di contrastare la sete di conquista dei Meganoidi, al desiderio di Banjo di distruggere l'operato del padre, responsabile di avere usato come primi prototipi di Meganoide la moglie ed un figlio, privandolo così della madre e di un fratello.
I Meganoidi inoltre non avrebbero mai progettato di fare entrare in collisione Marte e la Terra né di schiavizzare gli esseri umani. Nell'ultima puntata infatti Koros rivela che il suo più grande desiderio era quello di partire con Don Zauker e tutti i Meganoidi per cercare un pianeta dove poter vivere in pace, ma che tale obiettivo era ostacolato da Banjo che aveva giurato di sterminarli. In effetti, durante la serie, gli ordini di Koros sono sempre quelli di distruggere il Daitarn: voler schiavizzare gli umani o conquistare la Terra ed altre cose simili sono obiettivi che molti comandanti perseguono unicamente per soddisfare la propria avidità personale.
Pertanto l'abbandono, nell'ultima puntata, di Banjo da parte di Reika, Beauty, Toppy e Garrison diventa più comprensibile - ma non per questo meno triste, in uno dei finali più mesti che le serie robotiche ricordino - se interpretato come la presa di coscienza, da parte dei quattro ex compagni di Banjo, dell'inutilità della loro passata lotta contro i Meganoidi, e di come questa sia stata, più che una lotta per la giustizia, la manifestazione dell'ossessione di un giovane uomo. Non a caso dopo aver vinto, Banjo, finalmente libero del suo odio, si ferma un momento a riflettere ed esclama: "Ma che cosa ho fatto?"
Ora dopo questo papiro di info, vi lascio alle foto tratte dall’anime e al prossimo anime Tomodachi.


[Fonte. Info Wikipedia]


mercoledì 12 settembre 2012

Storia dell'animazione al Piceno Nihon Manga


Buongiorno amici...è giunto il momento di presentare un altro ospite del PICENO NIHON MANGA 2012 ♥
E' uno scrittore che lavora per la casa editrice "Tunué", il suo nome è GUIDO TAVASSI! Ha scritto un libro intitolato "STORIA DELL'ANIMAZIONE
GIAPPONESE" che verrà presentato ufficialmente al Lucca Comics di quest'anno. La sua seconda tappa sarà proprio da noi!!!
Storia dell'animazione è il primo saggio che analizza in prospettiva storica tutto il complesso universo dell'animazione giapponese, comprendendo sia gli aspetti commerciali e industriali sia quelli indipendenti e artistici. Una miniera inesauribile di preziose informazioni sistematizzate cronologicamente dalle origini del fenomeno a oggi.
GUIDO TAVASSI è un appassionato di robot.....ragazzi preparatevi per un'intensa settimana a base di pane ed anime! ;)
Ecco i link della casa editrice Tunuè e dell'articolo ufficiale sul libro.
Casa Editrice:
*Velia*

lunedì 10 settembre 2012

ChokoreTomodachi @ Yuki Kajiura LIVE Vol. 9#



Ebbene sì! Dopo l'entusiasmante live delle Perfume al Budokan torno a parlare di concerti dal vivo, stavolta con una autrice e artista di primissimo ordine: Yuki Kajiura.
Per chi non la conoscesse Yuki è la talentuosissima compositrice e arrangiatrice di numerose colonne sonore e theme song per anime, videogames e film e anche di gruppi come le Kalafina e le FictionJunction.
I ChokoreTomodachi hanno avuto l'onore di assistere dal back stage alla terza data del concerto Live vol.#9, dove Yuki ha eseguito numerosi brani del suo repertorio accompagnata alla voce da Wakana e Keiko (Kalafina, FictionJunction) Kaori e Yuriko (FictionJunction) e dai soprano Kasahara Yuri e Tomaru Hanae.
Avere la possibilità  di assistere allo strepitoso e coinvolgente concerto e di poter liberamente chiacchierare e mangiare (!!!) con artisti dei quali si è anche fan è stata una esperienza davvero privilegiata.
Come ogni altro live giapponese che si rispetti è assolutamente proibito registrare video o scattare fotografie, mentre per le foto del back stage ho avuto via libera. Ecco a voi qualche ricordo della serata.





mercoledì 5 settembre 2012

Piceno Nihon Manga - Tutti gli ospiti...uno ad uno!!

Ogni settimana presenteremo un ospite, che vedrà la sua presenza alla terza edizione del Piceno Nihon Manga 2012. Abbiamo deciso di iniziare con la più giovane, la simpaticissima Serena Bertozzi, ai più conosciuta come Matchalatte.
E' una youtuber. Nata in provincia di Lucca nel 1989, si appassiona sin dalla tenera età alla cultura asiatica, in particolare a quella Giapponese e s’impegna a diffondere questa sua passione, all’epoca condivisa da pochi, ai suoi amici che non sempre mostrano particolari entusiasmi a riguardo.
Dopo il diploma di liceo scientifico, nel 2009 si trasferisce a Londra

e comincia a studiare lingua giapponese da autodidatta mentre lavora presso la famosa azienda produttrice di videogiochi giapponese, Square Enix. Continua gli studi negli istituti di lingua specializzati con sede a Tokyo, dove risiede per un periodo di circa un anno e mezzo.
Alla fine del 2010 inizia a documentare la sua vita in Giappone, ma le parole non bastano e così, munita di telecamera, decide di raccontare e mostrare a tutti il “suo” Giappone. Utilizza Youtube come piattaforma di diffusione, attraverso il canale “Matchalattevlog” . L’idea iniziale di puro e semplice “vlogging” si tramuta poi in un vero e proprio punto di riferimento per tanti appassionati, grazie anche alle lezioni di lingua giapponese impartite da lei stessa.
Nel 2011 comincia una collaborazione diretta con Go! Go! Nihon - società che fornisce assistenza agli studenti intenzionati a trasferirsi in Giappone per motivi di studio.

Serena sarà con noi al prossimo Piceno Nihon Manga ;) 
BENVENUTA A BORDO!!! ^0^/

Che cosa è Nameko?

Nel mare delle applicazioni per I-phone e Android originali prodotte in Giappone da qualche tempo è esplosa la mania di Nameko Saibai (Alleviamo I Nameko!).
I Nameko sono dei funghi normalmente reperibili al supermercato che hanno la peculiarità di essere ricoperti da una sostanza vischiosa, che li rende adatti  per preparare zuppe di miso e brodi.
Quello che vedete in alto è Nameko, il fungo protagonista di questo particolare videogioco dove lo scopo principale è di allevare i piccoli funghi e evitare gli attacchi della muffa.
Notate qualcosa di strano nel suo volto?  Eh già, non è affatto Kawaii!
Questo bizzarro esserino marrone è uno dei tanti esempi di Character "Kimokawaii" , ossia carini ma che fanno un po' schifo.
Il successo del personaggio pare derivi dal fatto che soprattutto bambini e ragazze giapponesi tendono ad immedesimarsi più facilmente in un personaggio simpatico ma bruttino, che in uno eccessivamente infantile e carino. Affascinante, non trovate?

Ecco altre illustrazioni e un video di Nameko Saibai.


Che sia arrivato il successore di Kitty e Rilakkuma?

TomoG.


martedì 4 settembre 2012

Chiho Saitou Sensei


Buon pomeriggio Tomodachi  ^_^
Oggi vi parlo di una delle mie mangaka shojou preferite e che ha influenzato molto il mio stile di disegno negli ultimi dodici anni di apprendimento della tecnica di disegno in stile manga.
Vi parlerò della sensei Chiho Saito.
Chiho Saitō , さいとうちほ, nata a  Tokyo29 giugno 1967,debutta nel 1982 con Ken to Madomoaseru ("La spada e la fanciulla" ambientato nella Francia medioevale) pubblicato dalla casa editrice Shogakukan, con cui ancora oggi lavora. Entrerà a far  parte del collettivo di autori noto come Be-Papas, le collaborazioni più conosciute qui in Italia con Be-Papas sono La rivoluzione di Utena e World of the S&M.
Il suo stile è elegante e affascina il lettore, le sue tavole sono veri e propri capolavori, sopratutto le storie ambientate in altre epoche storiche e in costume, la maggior parte nell'Europa medioevale, rinascimentale, barocca o del periodo romantico. 
Chiho Saito nelle sue opere ricrea perfettamente le atmosfere e le situazioni, sia sentimentali che misteriose, di ogni epoca. Ma è ottima anche nelle storie molto più attuali o di fantasia .
A volte nella trama le situazioni tra i vari personaggi sembrano ripetersi, ma Chiho sopperisce a questo piccolo difetto, creando veri e propri colpi di scena che lasciano il lettore sospirante o galvanizzato.
L'anatomia dei suoi personaggi non è perfettissima,( a volte i suo personaggi hanno gambe lunghissime XD) ma riesce a essere bilanciata dalla bellezza dei fisici e dei volti sia maschili che femminili.
Nella mia collezione ho molte sue opere: La Rivoluzione di Utena, Utena apocalisse adolescenziale, Kanon, Kakan no Madonna (La Madonna della Ghirlanda), Cesare Borgia, Valzer in bianco, Valzer delle magnolie, First Girl e World of S & M.
Ma tra tutti i suoi lavori che ho, quelli che preferisco di più sono La madonna della Ghirlanda e Cesare Borgia.
Nel suo modo di disegnare è velato il suo omaggio e influenza dello stile di Ryoko Ikeda (Autrice di Lady Oscar ovvero Versailles no Bara) e anche Utena stessa ricorda molto Oscar François de Jarjayes.
Per finire posso solo dire che sono follemente innamorata di Chiho Saito, mi ha fatto innamorare in ogni sua storia, per me è una delle migliori mangaka shojou e insuperabili.
Vi lascio ora ad alcune immagini delle sue splendide opere.